Saluto al "Ritiro delle comunità cattoliche in rete" organizzato da Totus Tuus Network
Sala di San Francesco, 11 maggio 2002.
Dagli appunti di un partecipante, rivisti e approvati da S. E.
Grazie per avere scelto Ferrara come sede di questo ritiro spirituale delle comunità cattoliche in internet.
Quando mi è stato proposto di "avere un sito internet in cui inserire i miei scritti, non vi nascondo che rimasi perplesso. Le insistenze mi convinsero e poi, man mano che venivo messo al corrente del numero di visitatori, mi sono persuaso della formidabile potenzialità di questo mezzo. Tra me ho proprio esclamato con il salmista: "Davvero grande è il Signore" perché permette che molteplici siano gli strumenti utili a raggiungere le più svariate persone. Internet è dunque — la conferma è ormai quotidiana — una apprezzabile modalità di annuncio. Una modalità nuova, che può sorprendere: anche San Paolo, quando si presentò all'areopago di Atene, fu accolto con grande sospetto: "sentiamo che cosa ha da dire questo ciarlatano".
C'è comunque una considerazione di merito che esige attenzione: internet è una modalità di comunicazione che si pone a livello di premessa e che genera poi (e per certo verso esige) l'incontro personale. La vostra stessa esperienza odierna lo conferma: vasi di creta misteriosamente ripieni di tesori inestimabili, le persone umane non possono prescindere dall'incontrarsi nella propria umanità.
L'itinerario verso il Signore Gesù è composto di tanti passi: sentitevi il primo segmento di questo cammino. Chi opera per la nuova evangelizzazione usando questo mezzo, sia consapevole di lavorare con una modalità che lancia le domande e suscita il desiderio. Amplificare la domanda di senso della vita e del credere, suscitare il desiderio di conoscere il reale e il vero, sono i presupposti per ricercare e accogliere con entusiasmo l'indispensabile accadimento dell'incontro personale con la salvezza che è la persona di Cristo Signore.
Come Andrea e Giovanni consentirono ed occasionarono, con la loro testimonianza a Pietro, l'incontro del principe degli apostoli con il Signore, così voi potete "condurre a Gesù".
Sentitevi parte della ampia e universale missione della Chiesa.
Rendiamo grazie al Signore per l'intelligenza umana che è capace di inventare i grandi mezzi, le tecnologie capaci di diffondere a dismisura e amplificare ciò che è buono. Ma siate anche sempre consapevoli e vigilanti nei confronti di un mezzo che, voi mi insegnate, è troppo spesso usato per la devastazione morale e fisica della persona umana, anche e soprattutto quella più fragile ed innocente che è il bambino.
La vostra presenza nella rete, allora, potreste viverla come l'impegno ad essere i dieci giusti che sarebbero bastati al Signore per risparmiare Sodoma e Gomorra. Allora non si trovarono, e società corrotte furono distrutte.
Voi potete essere i testimoni della giustizia del Vangelo, il segno della presenza di Dio in ogni realtà umana.
Che sia fruttuoso il vostro impegno, che sia generosa la risposta del mondo. Vi affido a Sant'Isidoro di Siviglia, protettore di Internet, e vi benedico.
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