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Messaggio agli studenti in occasione dell'inizio dell'Anno scolastico
16 settembre 1998
Carissimi, consentitemi di dirvi una parola, in questi giorni in cui
riprendete il vostro cammino scolastico. Da oggi per nove mesi passerete
la maggior parte del vostro tempo nella scuola. Già per lo spazio
che essa occupa in termini quantitativi dentro la vostra vita, non potete
consumare un'occasione come questa. Lo so: nell'attuale scuola italiana
non è facile per voi superare questa insidia. Ma la scuola è
fatta anche e soprattutto da voi: siate esigenti.
Con i vostri insegnanti: chiedete a loro che vi educhino ad una passione
smisurata per l'uso della vostra ragione e non solo per il rispetto tollerante
di ogni opinione; chiedete loro che vi educhino al gusto pieno della libertà,
di quella libertà che consiste nella esclusiva sottomissione alla
ragionevolezza. In una parola: che vi introducano nella realtà,
offrendovi una chiave di lettura del suo significato intero.
Siate esigenti con voi stessi: non tagliate mai i desideri del vostro
cuore sulla misura impostavi dalle mode del momento, dai potenti di turno.
Perché, alla fine, la scuola che oggi cominciate se non vi educa
ad essere veri, liberi, capaci di stupore di fronte alla realtà,
vi prepare ad essere servi. Auguri!
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