Bologna, Palazzo degli Affari, 24 febbraio 2009
Saluto al Congresso Provinciale CISL
Ho accettato con piacere l’invito rivoltomi del dott. Alberani a dare un saluto, all’inizio dei vostri lavori. Per una duplice ragione.
- Alieni per loro natura dalla lotta politica che è propria della dialettica partitica, i sindacati sono un elemento necessario e fondamentale per la costruzione di quella vita associata buona che non può non interessare la Chiesa.
- Inoltre questo invito mi offre l’occasione per richiamare l’attenzione di tutti sulla salvaguardia di un bene umano fondamentale, il lavoro. L’ho già fatto sia nell’omelia del 31 dicembre u.s. sia nella solennità di S. Petronio. Se, da una parte, la salvaguardia di quel bene ha sempre caratterizzato la vostra storia, dall’altra parte oggi siete chiamati a nuove forme e strategie di tutela. Penso ai lavoratori con contratti atipici o a tempo determinato, ai lavoratori il cui impiego è messo a rischio dalla fusione di imprese, gli immigrati, coloro che per mancanza di aggiornamento sono stati espulsi dal mercato del lavoro.
Il compito che vi attende è grande, e le sfide cui rispondere sono epocali. Come deve essere questa risposta? Mi limito a ricordarvene due qualità.
- Siate fedeli alla vostra grande tradizione umanistico-cristiana, alla visione cristiana della persona e della società.
- La vostra azione, pur dovendo perseguire finalità specifiche, si colloca dentro al superiore servizio al bene comune ed ogni scelta deve essere valutata anche alla luce delle sue conseguenze sul bene comune. Per questo unite alla giusta consapevolezza della vostra autonomia una profonda amicizia civile con tutte le parti sociali, in vista di quella vita sociale buona che è la dimora degna della persona.
Auguri dunque, e buon lavoro.
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