APERTURA ANNO ACCADEMICO FTEER
Seminario, 22 novembre 2006
All’inizio della scorsa estate il S. Padre Benedetto XVI ha promulgato il decreto sulla eroicità delle virtù del Servo di Dio Antonio Rosmini. Vorrei introdurre questo solenne Atto Accademico partendo da un suo pensiero di grande attualità: "l’essenza del cristianesimo è d’essere una religione soprannaturale, e l’essenza d’una religione soprannaturale dell’uomo è la reale azione della grazia nell’anima umana" [Antropologia soprannaturale, Libro I, § 7; Opera 38, pag. 69].
La "reale azione della grazia" è luce che illumina la nostra ragione, inducendola a quell’apertura alla Divina rivelazione che introduce l’uomo nel pensiero di Dio. La fede è la forma precisa che la "reale azione della grazia" assume nella nostra intelligenza, e realizza fra noi ed il Signore una specie di connaturalità fra il nostro modo di pensare ed il modo divino. E giungiamo così all’ardita affermazione di Tommaso: "velut quaedam impressio divinae scientiae" [Summa theologiae, 1, q.1, a.3, ad 2um].
È questo avvenimento che rende possibile la teologia. La fede, mettendo in continuità il nostro sapere con il pensiero di Dio, genera la nascita e lo sviluppo della teologia. Questa è la fede pensata: meglio la fede che chiede – per così dire – di essere pensata. La teologia è la fede dentro all’intelligenza.
Questo è il vostro lavoro; questa è la vostra dignità; questa è la vostra responsabilità educativa.
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