Messaggio per la S. Quaresima, del 20 febbraio 1999
(letto in tutte le parrocchie della Diocesi domenica 21 febbraio, subito
dopo la proclamazione del santo Vangelo e prima dell’omelia)
Carissimi,
“in ogni tempo è bene per noi vivere con sapienza
e santità, e indirizzare la nostra volontà e le nostre azioni
in ciò che sappiamo piacere alla giustizia divina. Ora, però,
avvicinandosi quei giorni che il mistero della nostra salvezza ha reso
celebri (cioè la Pasqua), bisogna purificare i nostri cuori con
cura più diligente e con più impegno esercitarsi nelle virtù”
(S.Leone Magno).
A questo scopo il Padre di ogni grazia ci dona la Quaresima:
perché sia più profonda la nostra conversione e nulla di
disordinato si trovi nel nostro cuore.
Giungeremo così a celebrare la Pasqua “non con il lievito vecchio,
né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi
di sincerità e di verità” (1Cor. 5,8).
Voi già conoscete quali opere la nostra santa Madre Chiesa
ci raccomanda durante questi giorni: il digiuno, la preghiera, l’elemosina.
I vostri sacerdoti vi guideranno spiritualmente e vi istruiranno su queste
opere.
Vi faccio una raccomandazione speciale. Tra i sacramenti da vivere
seriamente nel tempo quaresimale vi è quello della Confessione.
Iniziate la Quaresima con una buona confessione, ritornateci a metà
percorso per una verifica, e confessatevi poi di nuovo alla fine, nell’imminenza
della S.Pasqua. La lotta al peccato è terribilmente seria: individuate
quello a cui tenete di più, e sradicatelo da voi.
Vi chiedo infine un grande favore: durante questi giorni pregate
spesso per la mia conversione.
Vi benedico di cuore
|