Gara Diocesana "Il presepio nelle famiglie e nelle collettività". 54° edizione
Bologna, 8 novembre 2007
Memoria di tutti i Santi di Bologna
Ai Rev. Vicari Pastorali
Ai Rev. Parroci
Ai Sigg. ri Insegnanti
Alle Case religiose maschili e femminili
Ai Responsabili di Scuole, Convitti,
Ospedali, Caserme, Case di riposo
Collegi, e ogni altra Comunità
Carissimi,
con l'attesa del Santo Natale torna la Gara Diocesana "Il Presepio nelle famiglie e nelle collettività", giunta alla sua cinquantaquattresima edizione.
Fare il presepio nelle famiglie e nelle scuole, nelle comunità di ogni tipo, nei luoghi della vita e del lavoro, richiama con diretta semplicità che il cuore, il motivo unico, della festa che tutti si accingono a celebrare è Gesù Cristo, che, bambino, alla sua nascita fu accolto e amato prima di tutto dalla Vergine Maria che divenne così madre di Dio, poi da Giuseppe che fu suo custode, e fu riconosciuto da Pastori e Magi come Signore e Salvatore.
Fare il presepio vuol dire coinvolgersi con queste persone, proporre Gesù come unico Salvatore e portatore di senso alla vita di tutti gli uomini.
Vuol dire anche, secondo i mezzi e i doni che ciascuno ha, proporre la memoria di un evento storico, trasmesso secondo una tradizione plurisecolare, che affonda le sue radici nei primissimi tempi della Cristianità, e si è sviluppata mirabilmente nel tempo, traducendo in tutte le culture il momento più gioioso, e pur pensoso, dell'annuncio cristiano.
Col presepio si fa memoria dell'ingresso visibile dell'Eterno nel Tempo, e lo si rende percepibile in ogni casa e luogo.
Bologna vanta una tradizione alta di presepi artistici, la cui bellezza e il cui spirito si esprime e si alimenta nei presepi odierni, da quelli poetici dei giovanissimi a quelli più solenni e complessi degli adulti.
A quanti vogliono far risuonare questo lieto annuncio si rivolge la nostra gara, esortando grandi e piccoli a collaborare, facendo della costruzione del presepio e della sua gara di bellezza un momento forte della tradizione e del dialogo educativo e solidale tra le generazioni.
Vi invito quindi a questa gara, Vi auguro di cuore un Santo Natale e invoco su di voi la benedizione del Signore.
+ Carlo Caffarra
Arcivescovo di Bologna
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