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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Domenica I di Quaresima (Anno B)
Cattedrale, 26 febbraio 2012


1. Cari fratelli e sorelle, la prima lettura ci invita a meditare su uno dei momenti fondamentali della storia dell’umanità, della nostra storia.

Notiamo subito che Dio rivolge la sua parola "a Noè e ai suoi figli con lui". Orbene in questo piccolo gruppo di persone era presente tutta l’umanità che ne sarebbe discesa. Essi infatti erano scampati dal diluvio che, all’infuori di loro, aveva distrutto tutto e tutti. Dunque, ciò che Dio dice a Noè e ai suoi figli, è detto ad ogni uomo, a ciascuno di noi.

"Ecco" dice il Signore "io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi". Dio prende l’iniziativa di diventare alleato dell’uomo. Si tratta di un impegno unilaterale che Egli prende, una volta per sempre. A che cosa si impegna il Signore? "Non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra". Tutta la creazione è al sicuro; essa non sarà più devastata, perché a questo il Signore si è impegnato.

Ma il contenuto dell’impegno divino è più preciso: "non sarà più distrutto nessun vivente". La vita sarà per sempre tutelata dal Signore Iddio. L’acqua non dovrà più essere forza distruttiva, ma vivificante.

Cari fratelli e sorelle, non perdiamo mai la consapevolezza di questa divina alleanza. Dio non ci ha abbandonati; Dio è il nostro alleato, per sempre. Per questo motivo, abbiamo poc’anzi pregato: "ricordati, Signore, del tuo amore; della tua fedeltà che è da sempre. Ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore".

Dall’alleanza con Noè ed i suoi figli inizia la storia di Dio con l’uomo. Una storia nella quale alla fedeltà di Dio corrisponde spesso l’infedeltà dell’uomo; alla cura che Dio ha dell’uomo corrisponde l’incuria di Dio da parte dell’uomo; all’amore di Dio per l’uomo, corrisponde l’indifferenza dell’uomo per Dio. Fino al punto che Dio attraverso un profeta, Geremia, rivela la sua decisione di andare comunque fino in fondo nella sua storia con l’uomo, promettendo una nuova alleanza. "Ecco verranno giorni – dice il Signore – nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò un’alleanza nuova […]. Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverà nel loro cuore […] io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato" [Ger 31, 31. 33. 34].

Questo è il vero inizio di una nuova creazione, ben più profonda di quella iniziata dall’alleanza con Noè ed i suoi figli. La nuova creazione ha la sua base nella trasformazione del cuore dell’uomo, nel perdono delle sue ingiustizie.

2. La promessa non resta tale. Essa diventa un fatto che accade. Quando e come? Ascoltiamo la seconda lettura.

"Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio". La nuova alleanza con cui Dio si impegna con l’uomo, è stabilita e sancita dalla morte di Cristo sulla Croce. In essa è accaduta una misteriosa ma reale sostituzione. "Giusto per gli ingiusti". Dice Pietro. Quel "per" significa e "al posto di" e "a favore di". In ordine a che cosa? "per ricondurre a Dio". L’uomo nella morte di Cristo rientra nella divina alleanza: è ricondotto a Dio. Non gli è più estraneo, diventa suo famigliare ed amico.

Ma in che modo quanto è accaduto sulla Croce avviene oggi? In che modo Cristo morto "al posto e a favore di" ciascuno di noi, fa sì che ciascuno di noi oggi sia "ricondotto a Dio"?

Vi dicevo poc’anzi che dopo l’alleanza di Dio con Noè, l’acqua cessa di essere elemento di distruzione e diventa segno di vita. Ascoltiamo ancora l’apostolo: "figura, questa del Battesimo, che ora salva voi". È mediante i Sacramenti della fede, a partire dal battesimo, che la forza redentiva della morte di Cristo ci trasforma, e ci "riconduce a Dio".

3. Cari catecumeni, da questo momento la Chiesa non vi chiama più con questo nome, ma vi chiama "eletti". Oggi il Signore Iddio, mediante la Chiesa, vi dice pubblicamente che voi siete, da parte sua, oggetto di elezione.

L’elezione, la scelta preferenziale – lo sapete bene – è il primo e fondamentale atto dell’amore: "io scelgo te, perché ti amo", dice il Signore in questo momento a ciascuno di voi. L’alleanza di Dio con l’uomo è con ciascuno di voi.

Essa, sancita nel sangue di Cristo, mediante i sacramenti nella notte pasquale "salva ora ciascuno di voi". Siatene certi: Dio resterà sempre fedele all’alleanza che siglerà con ciascuno di voi la notte di Pasqua. Dio non si stancherà mai di voi.

Pur essendo, questa alleanza, una decisione unilaterale che Dio ha preso in Gesù Cristo, esige la vostra corrispondenza. Fra poco voi scriverete il vostro nome su un libro. Quella firma sta ad indicare che voi accettate la proposta di alleanza; ne fate vostri i contenuti e le clausole per sempre. Che grande evento sta accadendo fra noi! uomini e donne, che non sono che polvere e cenere, firmano con Dio un’alleanza "una volta per sempre".

Il Vangelo ci avverte che il Satana cercherà di farvi venire meno a quella firma, a quell’impegno di corrispondenza. E la Chiesa, nelle prossime domeniche, vi darà in Gesù una particolare forza contro di lui.

Ringraziate e lodate il Signore, perché vi ha eletti in Cristo ad essere suoi alleati, suoi figli adottivi. Così sia.