Giornata Mondiale della Gioventù
Madrid, 19 agosto 2011
1. Cari giovani, il testo evangelico narra l’inizio della storia cristiana, della diffusione del Vangelo nella vita degli uomini. "Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro".
La testimonianza degli apostoli ha un carattere universale: "predicarono dappertutto"; essi non furono mai lasciati soli: "il Signore operava insieme con loro"; il contenuto della loro testimonianza era quanto avevano visto, ascoltato, e vissuto con Gesù: "predicate il Vangelo".
Che cosa li spingeva? Perché sentivano dentro di sé l’urgenza di "partire e predicare dappertutto e ad ogni creatura il Vangelo? La radicale novità di vita, portata da Cristo e vissuta da loro. È la stessa vita di Dio, comunicataci per amore. La cosa era troppo grande per tenerla solo per sé. Ed "allora essi partirono e predicarono dappertutto" il Vangelo ad ogni creatura.
Come vi dicevo, questa "partenza" è stata l’inizio della storia cristiana. Un inizio che è continuato lungo questi venti secoli che ci separano dall’evento originario. È continuato nei martiri cristiani di tutti i tempi – anche nel nostro - i quali hanno dato la vita per testimoniare la fede che Gesù è veramente il Redentore dell’uomo. È continuato nei grandi pensatori cristiani, che hanno testimoniato come il Vangelo di Gesù sia la vera spiegazione dell’enigma della vita. Ma soprattutto è continuato in tanti umili testimoni di Gesù, di ogni popolo, lingua, e nazione, che colla parola o semplicemente colla vita hanno predicato il Vangelo.
Cari giovani, ora è chiesto anche a voi di inserirvi dentro a questa grande corrente di testimoni di Gesù nel mondo.
Ma tu potresti dirmi: "e perché devo diventare un testimone di Gesù di fronte agli altri? Non mi basta essere suo fedele discepolo per me stesso o con i miei amici che sono pure discepoli di Gesù?" Ascoltatemi e prestatemi bene attenzione!
Delle due l’una. O tu hai incontrato veramente Gesù; hai sperimentato chi è veramente e come la tua vita cambia ed acquista una positività assolutamente nuova, ed allora, ti chiedo, perché tenere solo per te un tesoro tale e non dividerlo? Oppure stai riducendo il tuo cristianesimo ad una semplice sapienza del buon vivere, ed allora non c’è ragione urgente di comunicarla.
2. Da tutto questo deriva una conseguenza molto semplice e molto importante.
La prima testimonianza che noi rendiamo a Cristo è il fatto che Egli, la verità e il senso di tutto, è diventato carne nella nostra esistenza quotidiana. Tu vai all’Università, vai a lavorare, stai insieme alla tua ragazza/o, vai a divertirti: questi sono luoghi in cui Cristo si fa presente, e ti fa vivere in essi con pienezza.
Gli altri vedono il cambiamento, e li aiuta ad intravvedere una possibilità di esistere che non sospettavano neppure.
"Essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava con loro".
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