Prima Domenica di Quaresima
Castiglione P., 1 marzo 2009
1. Cari fratelli e sorelle, introdotti mercoledì scorso nel cammino quaresimale dall’austero rito delle ceneri, oggi prima domenica di quaresima siamo invitati a mediare sulla prima alleanza che Dio stipulò con Noè, ed in lui con ogni uomo.
Per comprendere questa pagina straordinaria letta come prima lettura, dobbiamo subito tenere presente che, nonostante le apparenze, non si tratta di un racconto storico, che narra un avvenimento accaduto tanti anni orsono. Si tratta invece della descrizione di una situazione permanente che riguarda il rapporto fra Dio e l’uomo, e che anche oggi ci è dato di vivere.
"Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e coi vostri discendenti": sono le parole del Signore. È la prima volta che si parla di "alleanza" per dire il rapporto di Dio con l’uomo: una parola che sarà la chiave di volta di tutta la storia della nostra salvezza.
Che cosa significa? Un rapporto libero fra due persone, il Signore e l’uomo. È più che il rapporto fra Creatore e creatura.
Questo rapporto è posto in essere da Dio medesimo; è Lui che ne ha l’iniziativa: "ecco, io stabilisco la mia alleanza con voi". È una proposta che viene fatta all’uomo per pura grazia.
In forza di questa divina decisione, Dio si impegna con l’uomo, solennemente: "non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra". Dio si è impegnato per sempre a non lasciare che il male distrugga l’universo che ha creato. L’uomo è definitivamente liberato dalla paura di ricadere nel nulla ed essere inghiottiti dal caos. Dio si è impegnato a che il suo "sì" non sia mai più sconfitto e messo in scacco dal "no" dell’uomo.
"Dio disse: questo è il segno dell’alleanza che io pongo tra me e voi". Cari fratelli e sorelle, gli sposi portano un anello che viene chiamato fede nuziale. È il segno che ricorda a loro e agli altri che sono uniti nel matrimonio. Anche Dio ha voluto un segno, come una specie di anello nuziale, perché si ricordi dell’impegno preso con l’uomo. Quale è questo segno? Ascoltiamo che cosa ci dice Pietro nella seconda lettura.
"Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurci a Dio, messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito". Ecco, carissimi: il segno definitivo della fedeltà di Dio all’uomo è Cristo "messo a morte …". Ed allora, miei cari, "quando venne la pienezza del tempo", Dio stabilisce la nuova ed eterna Alleanza con l’uomo nella morte e risurrezione di Gesù, e se ne ricorda ogni volta che celebriamo l’Eucaristia.
Noi diciamo le parole di Gesù: "fate questo in memoria di me". Che è come dire: "Io, Gesù, morendo per voi istituisco la "nuova ed eterna Alleanza" nel mio corpo offerto e nel mio sangue effuso. A voi miei discepoli dono la capacità di entrare a far parte di questa Alleanza, prendendo in cibo il mio corpo e bevendo il mio sangue".
2. Cari fedeli, perché la Chiesa ci invita a meditare sull’Alleanza, all’inizio della Quaresima?
Perché l’uomo vuole continuare a vivere per se stesso, autonomamente, non nell’Alleanza col Signore: è questa la via che porta alla morte. La Quaresima è il tempo favorevole. È il tempo per uscire dalla condizione di falsità in cui abitualmente viviamo, perché riteniamo essere noi a decidere ciò che è bene e ciò che è male. È il tempo quindi per ratificare pienamente le promesse battesimali: è nel battesimo che Dio ha stipulato la sua Alleanza con ciascuno di noi.
La Visita Pastorale che stiamo facendo vuole farci prendere coscienza più profonda della nostra appartenenza al popolo della Nuova Alleanza, alla santa Chiesa.
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