FESTA DEI Ss. MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE
S. Messa di inizio anno scolastico
29 settembre 2000
1. Nella pagina evangelica viene narrato l’incontro di Gesù con un uomo di nome Natanaele, che poi diventerà uno dei dodici apostoli. Vorrei che foste particolarmente attenti a questa narrazione, perché la fede cristiana è un incontro: l’incontro dell’uomo con Gesù Cristo.
Il cammino verso questo incontro inizia quando ti viene detta una cosa incredibile, ti viene comunicata una scoperta fatta da un amico [Filippo lo fa appunto con Natanaele], dai tuoi genitori, da un sacerdote. Quale è la cosa, la scoperta incredibile? "abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e nei Profeti: Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth".
Prestate bene attenzione, perché Filippo dice all’amico una cosa immensa. Tutta la storia passata del suo popolo, tutta l’attesa della gente ha finalmente trovato chi aspettava. E qui Natanaele si sarebbe aspettato: "uno della casa reale…". No: sente dire "Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth". Un tonfo! Nazareth era un paese assolutamente insignificante abitato da gente insignificante. Ecco la cosa straordinaria che Filippo ha scoperto, ecco ciò che ti dice il cristianesimo: un umile abitante di Nazareth è Dio, il centro del cosmo e della storia.
Quale è la reazione di Filippo di fronte allo stupore incredibile di Natanaele? È la più logica e semplice: "vieni e vedi". Cioè: "non giudicare impossibile in linea di principio nulla, ma apri la tua ragione alla realtà, senza pregiudizio. Ti è solo chiesto questo: vieni, vedi, verifica concretamente"
Perché Natanaele passa dall’incredulo stupore alla fede? Perché si sentì conosciuto da Gesù, conosciuto fino in fondo. Tu incontri veramente Cristo quando ti senti da Lui cercato, conosciuto, chiamato per nome. Quando cioè ti rendi conto che in Gesù tu trovi esattamente ciò che tu veramente desideri: vivi una corrispondenza fra il tuo cuore e ciò che Gesù ti offre. Perché questa intima comunicazione si colloca dentro alla vera grande comunicazione: quella dell’uomo che accede al Mistero di Dio perché Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi ["vedrete il cielo aperto"].
- E’ importante collegare questa pagina del Vangelo colla prima lettura.
La vostra vita, dunque il vostro incontro con Cristo avviene dentro ad una storia che è percorsa da un conflitto drammatico a cui partecipano anche forze sovrumane: angeli e diavoli.
Chi vince? Colui che rende testimonianza colla sua vita a Cristo, all’incontro avvenuto con Lui. E’ il "martirio": il martirio di essere fedeli all’incontro con Cristo vivendo nella purezza il rapporto colla vostra ragazza/o; impegnandovi nella difesa dei più poveri ed umili; appassionandovi allo studio.
"Esultate, o cieli e voi che abitate in essi": la gioia dei cieli nel vedere che voi avete vinto il male "per mezzo del sangue dell’Agnello" e perché siete stati fedeli a Lui. Sempre.
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