BENEDIZIONE SOLENNE FESTA MADONNA DELLE GRAZIE
13 ottobre 1996
Ci troviamo attorno al “centro ideale” della nostra città. La
facciata della nostra Cattedrale è il tesoro più prezioso
e più bello da noi posseduto: in essa è incastonata l’immagine
di Maria, Madre di Dio. così, in un certo senso, nel cuore della
nostra città è stata collocata la sua Persona, la persona
di Maria.
Fatto che racchiude in sé il nostro destino, il significato
del nostro vivere quotidiano.
La Vergine ci ha donato Colui che è la vita stessa, che è
la nostra vera Libertà perché ci libera dalla nostra incapacità
di amare: sia essa come Sorgente che irriga tutta la nostra città.
Irrighi ella le nostre speranze, perché diano frutto: speranza di
lavoro, speranza di comunione vera fra le persone. La sua presenza nel
centro della città conforti quanti in essa devono far fronte alla
disoccupazione, alla mancanza di casa, alla solitudine che non viene da
una scelta. La sua stupenda maternità restituisca alla nostra città
il gusto di donare la vita, di amarla là dove essa è più
fragile e più bisognosa di tenera protezione: nei bambini, negli
anziani, nei malati.
La Vergine ci ha donato la Sapienza stessa. Posta dai nostri padri
nel centro della città, insegni a chi la governa a creare in essa
una cultura e una civiltà che, ispirandosi alle sante leggi di Dio
scritte nel cuore dell’uomo, sappiano veramente servire l’uomo.
E voglia, infine, coprire della sua protezione i due Vescovi che durante
questa settimana ci hanno annunciato il Regno di Dio.
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