OMELIA MANDATO MISSIONARI
Copparo 3 marzo 1999
La pagina evangelica appena letta costituisce il fondamento della
terza parte della nostra catechesi e nello stesso tempo la luce e la forza
del mandato missionario che fra poco vi sarà dato.
1. “Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.
L’alleanza fra Dio e l’uomo si conclude nella persona di Gesù ,
il Verbo incarnato: nella sua morte e risurrezione. In Gesù, morto
e risorto per noi, Dio – Padre manifesta pienamente se stesso: Dio ricco
di grazia e di misericordia, il Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
In Gesù, morto e risorto, Dio – Padre dice all’uomo chi è
l’uomo: creatura chiamata all’esistenza perché diventi partecipe
della stessa Vita divina, nel Figlio. Allora, come vedete, la persona di
Gesù, Verbo incarnato, nella sua morte e risurrezione, è
la piena rivelazione del progetto del Padre sull’uomo e in Lui – in Gesù
– questo progetto trova la sua piena realizzazione. Risorgendo, infatti,
Gesù introduce la sua umanità – il suo corpo e la sua anima
umani – dentro alla Vita incorruttibile della Ss. Trinità: Gesù
stesso è la «nuova ed eterna Alleanza». Egli pertanto
può dire di se stesso: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.
Cioè: Egli è la via attraverso la quale ogni uomo può
entrare nella nuova ed eterna Alleanza col Padre, dal momento che Gesù
è la perfetta Rivelazione – la Verità – del disegno del Padre
sull’uomo e della sua volontà salvifica. Pertanto in Lui noi possiamo
avere la Vita.
Carissimi fratelli e carissime sorelle: il cristianesimo è
Gesù Cristo! Tutto è, per così dire, con-centrato
in Lui. Tutta la nostra persona, tutte le nostre comunità devono
essere sempre in-centrate nella sua Persona, nella sua opera redentiva,
nella sua parola: “O Cristo, noi cerchiamo solo te”, dice un antico inno
liturgico. “Niente sia anteposto a Cristo, dice S.Benedetto nella sua Regola.
Ora comprendiamo tutta la profondità della parola evangelica:
“mi è stato dato [cioè: il Padre mi ha dato] ogni potere
in cielo e in terra”. Nel Salmo secondo (v.8), viene profeticamente messo
sulle labbra del futuro Messia questo detto: “Chiedi a me, ti darò
in possesso le genti / e in dominio i confini della terra”. E nel Salmo
110: “Siedi alla mia destra, finchè io ponga i tuoi nemici a sgabello
dei tuoi piedi”. Nel primo discorso che Pietro fece subito dopo la Pentecoste,
dunque nel primo annuncio pubblico del Vangelo, dice, dopo di avere citato
il Salmo 110: “Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che
Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che avete crocifisso”
(At. 2,36). E’ dunque nella sua risurrezione ed a causa della sua risurrezione
che Gesù riceve ogni potere in cielo e in terra, in possesso tutte
le genti e in dominio i confini della terra.
Di che natura è questo potere universale, questa signoria
del Cristo? Essa consiste nella capacità che Cristo ha in sé
e per sé di liberare l’uomo dal peccato e di rigenerarlo nella vita
divina, ridonandogli interamente lo splendore della sua originaria dignità
e bellezza. Ogni potere umano manifesta la sua efficacia dominando gli
altri; il potere di Cristo manifesta la sua efficacia liberando ogni uomo
che lo accetta. «Ogni potere», dice il testo evangelico, poiché
“in nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome
dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo
essere salvati” (At. 4,12). Non c’è salvezza se non si incontra
Cristo. Ma che cosa significa per ciascun uomo, per ciascun uomo dei cinque
miliardi che oggi vivono sulla terra, incontrare Cristo, assimilare il
suo atto redentivo? Riascoltiamo il testo evangelico.
2. “Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni… “. Poiché
la salvezza secondo la fede cristiana, come abbiamo appena detto, accade
nell’«incontro » colla morte e risurrezione di Gesù,
Verbo incarnato, non possiamo non chiederci: «come è possibile
per me oggi, dopo duemila anni, incontrare Gesù Cristo morto e risorto?».
La risposta a questa domanda è la Chiesa. Cioè: la possibilità
concreta, reale di incontrare oggi Gesù Cristo, è la Chiesa.
La Chiesa non è altro che questa presenza di Cristo nel nostro tempo,
nel nostro territorio. Notate bene: non sto parlando di una Chiesa ideale.
Sto parlando della nostra Chiesa reale, fatta da ciascuno di noi come le
varie membra fanno un corpo.
Ma in che modo la Chiesa, questa Chiesa reale, è la presenza
di Cristo? Il testo evangelico ce lo dice abbastanza chiaramente.
“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni”. Notate
bene: quel «dunque» è importantissimo. Esprime lo stesso
concetto che nel Vangelo di Giovanni è espresso nel modo seguente:
“come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv. 20,21). Cioè:
secondo il Vangelo e di Giovanni e di Matteo il primo effetto del fatto
che Gesù sia stato costituito Signore, è la MISSIONE di uomini,
designati dal Redentore.
“Essa si prolunga nei secoli attraverso una trama ininterrotta
di «mandati» - la «successione apostolica» - che
innerva tutta la storia e assicura la presenza «sacra» di Cristo,
capo e pastore in ogni epoca e in ogni luogo della terra.
All’interno della successione apostolica vive inoltre nei secoli
il «carisma di Pietro». E’ il punto di riferimento che garantisce
l’unità sostanziale nell’opera di santificazione, di magistero,
di guida che i sacri ministri – vescovi, presbiteri, diaconi – svolgono
a favore del popolo dei redenti”. [G.Biffi, La Sposa chiacchierata. Invito
all’ecclesiocentrismo, Jaca Book, Milano 1998, pag. 86-87].
Questi uomini potranno essere più o meno santi. Ma la
loro missione sarà sempre obiettivamente portatrice della salvezza
di Cristo. In primo luogo, «ammaestrando»: annunciando il Vangelo
del Signore.
“Battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo”. Connessi con il mandato apostolico ci sono i sacramenti: azioni
di cui il Signore Gesù è il soggetto primo ed immancabile.
E’ in essi, nell’Eucaristia in modo eminente, che il Signore Gesù
raggiunge veramente l’uomo.
“Insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”:
la vita concreta dell’uomo raggiunto da Cristo viene trasformata e come
«cristificata». Essa è sotto la legge di Cristo.
Veramente, Cristo, dice in tutta verità: “Ecco, io sono
con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
E’ lo Spirito Santo che costituisce gli Apostoli ed i loro successori;
è lo Spirito Santo che agisce nei Sacramenti; è lo Spirito
Santo che guida il cristiano a vivere in Cristo come Cristo. Per cui possiamo
dire: il cristianesimo, la nuova ed eterna Alleanza è il dono e
la presenza in noi dello Spirito Santo “che è Signore e dà
la vita”.
3. Nella luce dell’intero mistero cristiano, voi comprendete il
significato profondo del gesto che ora compiremo: il MANDATO per la missione.
Voi in forza del battesimo e della cresima siete già chiamati
ad essere «luce del mondo e sale della terra». Chi poi è
sposato, ha ricevuto una precisa missione sacra di educare i propri figli
nella fede. Che senso ha allora questo gesto?
Si tratta di compiere un’opera del tutto particolare, come vi
ho già descritto nella prima delle nostre catechesi.
E’ un’opera, portare il Vangelo in ogni famiglia, che vuole esprimere
e realizzare la «Signoria di Cristo» in questo territorio:
la sua presenza salvifica dentro ogni casa.
Poiché non si tratta di un’opera semplicemente umana,
ma di un gesto della Chiesa attraverso di voi, noi invochiamo su di voi
la forza dello Spirito Santo e vi diamo la Croce di Cristo, che è
potenza e sapienza del Padre.
La gioia delle certezze della fede sia la nostra forza: in Cristo Gesù
Signore nostro, al quale il Padre ha dato ogni potere in cielo ed in terra.
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