SETTIMANA MARIANA: EUCARESTIA AMMALATI
10 ottobre 1996
1. “Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato
manifestato il braccio del Signore?” la parola di Dio oggi inizia
in un modo singolare: inizia con un interrogativo sconcertante. Essa sta
per rivelarci “qualcosa” di così sconvolgente che il profeta stesso
prevede che ben pochi vorranno credere. Quale è questa rivelazione?
La rivelazione che la sofferenza ha un senso: che la sofferenza ha in se
stessa la capacità di realizzare un bene inenarrabile. Ho detto
che si tratta di una rivelazione sconvolgente, poiché noi sentiamo
che nella nostra vita la sofferenza e la morte, alla quale la sofferenza
conduce, sono il non-senso. Ma come si può affermare che non è
così? Riascoltiamo profondamente nel cuore la parola di Dio.
Essa, in realtà, non parla della sofferenza, ma parla
di uno che soffre, parla di una concreta persona: è in questa persona
che la sofferenza ha acquistato senso; è perché a soffrire,
è questa persona, che la sofferenza ha acquistato senso. Ed allora,
facciamoci due semplici domande: che senso ha questa sofferenza? Chi è
colui nel quale la sofferenza cessa di essere una maledizione?
- “Egli si è caricato delle nostre sofferenze; si è
addossato i nostri dolori”. Si tratta di una sofferenza portata e sopportata
in forza di una incommensurabile solidarietà (le nostre sofferenze;
i nostri dolori). Il destino di morte che gravava su di noi, si è
abbattuto su di Lui e la conseguenza è stata che “per le sue piaghe
siamo stati guariti”. Infatti, “egli è stato trafitto per i nostri
delitti, schiacciato per le nostre iniquità”. Dunque: è una
sofferenza che trova la sua radice in una profondissima solidarietà
e che ha come frutto la nostra salvezza.
- Chi ha sofferto così? chi è colui di cui parla
il Profeta? E’ Cristo stesso: è la sofferenza di Cristo che ha un
senso, proprio perché è la sofferenza di Cristo. Egli soffre
in ragione di una profonda solidarietà che lo lega a ciascuno di
noi. Venuto a condividere la nostra condizione umana, non ha posto misura
a questa condivisione (se non il limite del peccato): “si è caricato
delle nostre sofferenze; si è addossato i nostri dolori”. In vista
di che cosa ha condiviso il nostro dolore? La nostra morte? Ascoltiamo
la parola del Profeta: “quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo”. Egli è sceso
nella nostra miseria per liberarcene; nella nostra morte perché
questa non fosse la definitiva parola sulla nostra vita. Ha offerto se
stesso: ecco la parola più grande della Rivelazione. Dio fattosi
uomo ha offerto se stesso: la sofferenza di Cristo, culminata nella morte,
ha il valore dell’espiazione. Espiare, cioè liberare l’uomo e reintrodurlo
nella comunione col Dio vivente.
2. La sofferenza di Cristo diviene la sorgente del significato della
sofferenza di ogni sofferente, di ogni ammalato. Il mistero della redenzione
del mondo è radicato nella sofferenza di Cristo, che si compie nella
sofferenza di ciascuno di voi. E’ giusto allora che sotto la Croce, che
là dove si celebra il memoriale della sua Passione e Morte convengano
tutti i sofferenti che credono in Cristo, affinché offrendo in Cristo,
con Cristo e per Cristo la loro sofferenza, il mondo sia salvato, la nostra
città sia redenta.
E chiedo a voi tutti che soffrite, di sostenerci. Voi che siete spesso
così deboli, che spesso vi sentite tanto fragili, di diventare una
sorgente di forza per la nostra Chiesa. Nel terribile scontro tra le forze
del male e del bene, di cui ci offre spettacolo anche la nostra città,
possiamo vincere in Cristo se la vostra sofferenza ci unirà alla
Croce di Cristo: grazie della forza che ci date!
Il Vangelo ci mostra Maria in atteggiamento di premuroso servizio ad
una persona anziana che aveva bisogno. Ella ai piedi della Croce fu partecipe
in modo singolare della sofferenza di Cristo; è per questo che Maria
deve essere segno sicuro di speranza per voi infermi che a Lei ricorrete.
Ella ci offre il modello di perfetta adesione e conformità a Cristo
crocifisso, che ha preso su di Sé tutti i nostri dolori.
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