Dichiarazione dell’Arcivescovo di Bologna
Bologna, 17 gennaio 2008
Oggi il Santo Padre Benedetto XVI avrebbe dovuto visitare l’Università di Roma ‘La Sapienza’: ne è stato impedito.
È una grave umiliazione inferta all’istituzione universitaria e la negazione pura e semplice della sua identità. L’Università come luogo in cui senza alcun pregiudizio uomini e donne si appassionano nella ricerca della verità: una ricerca che esige il confronto.
È una grave umiliazione inferta alla ragione, perché la violenza ed il pregiudizio le hanno impedito di esercitarsi secondo tutta la sua ampiezza.
È una grave umiliazione inferta all’uomo nella sua più profonda dignità che ha fondamento nella libertà.
È una grave umiliazione inferta alla comunità cattolica che si vede impedita, nella persona di chi essa venera ed ama come vicario di Cristo, di dire le ragioni della sua speranza ad un uomo sempre più smarrito.
La Chiesa di Bologna non può in questo momento non pensare al devastante effetto diseducativo che questo squallido episodio ha sulle giovani generazioni: sono state deluse nel loro desiderio di essere guidate a "seguir virtute e conoscenza".
Ai fedeli tutti ancora una volta dico che la comunione col Santo Padre è la pietra su cui si è edificata nei secoli ed ancora si edifica la nostra Chiesa.
Ad ogni uomo chiedo di riflettere sul capolinea a cui conduce un’idea e un’esperienza corrotta di laicità.
+ Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo
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