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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


SOLENNITÀ DI PENTECOSTE
Messa del Giorno e S. Cresime
XII Morelli, 4 giugno 2006


1. La vostra Chiesa è diventata il Cenacolo in cui accade quanto avete sentito narrare nella prima lettura.

Anche noi ci troviamo "tutti insieme nello stesso luogo": non è solo, la nostra, una vicinanza fisica. E’ uno stare tutti insieme per pregare. E’ uno stare tutti insieme che esprime il nostro "essere Chiesa": c’è il Vescovo col vostro parroco; le vostre famiglie; i vostri amici; tutti i fedeli. Esattamente come a Gerusalmemme il giorno di Pentecoste, noi ci troviamo tutti insieme nello stesso luogo.

Su di noi tutti, ma in modo speciale su voi cresimandi scenderà – come allora – lo Spirito Santo, come su Maria e gli Apostoli nel Cenacolo, attraverso l’imposizione delle mani del Vescovo e l’unzione del Sacro Crisma.

Se noi prestiamo attenzione alla narrazione della prima lettura noi comprenderemo in che cosa consiste la venuta dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo è significato da "un rombo, come di vento gagliardo". Egli porta in voi il dono della fortezza mediante il quale lo stesso Spirito Santo che verrà a dimorare in voi, vi rende capaci di vivere da veri discepoli di Gesù e suoi testimoni, anche nelle situazioni più difficili.

Lo Spirito Santo è significato da "lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro". Il fuoco, nella S. Scrittura, è sempre usato per significare il mistero di Dio ed anche l’amore di Dio verso l’uomo e dell’uomo verso Dio. Vi ricordate come il Signore apparve a Mosè? in un roveto ardente. Ogni proprietà del fuoco esprime molto bene ogni proprietà dell’amore di Dio. Esso purifica il nostro cuore; esso ci trasforma rendendoci ardenti; esso si comunica e si dona senza spegnersi. Lo Spirito Santo vi dona l’esperienza dell’amore di Dio: Egli vi fa "sentire" che voi siete "figli del Padre".

Lo Spirito Santo è significato da "lingue": Egli rende capaci gli Apostoli di parlare per testimoniare quanto Gesù aveva fatto e ricordare tutto quello che aveva detto. Facendovi il dono della fortezza e facendovi sperimentare quanto il Padre vi ama, lo Spirito Santo fa di ciascuno di voi un apostolo, capace di parlare di Gesù.

2. Carissimi Cresimandi, voi uscite da questo cenacolo veramente rinnovati e trasformati. Certamente, uscendo voi potete anche dimenticare subito tutto, consumare il tesoro ricevuto e continuare a vivere come prima: voi cioè potete rattristare lo Spirito Santo che è in voi. Perché questo non accada, continuate ad essere fedeli nelle vostre parrocchie al catechismo, sotto la guida dei vostri genitori , del vostro parroco e dei catechisti. Quali grandi opere lo Spirito Santo può compiere anche attraverso di voi! Lo abbiamo già detto: "Signore, mio Dio, quanto sei grande! quanto sono grandi le tue opere!"