Messaggio ai giovani in occasione della chiusura dell’Anno Santo
5 gennaio 2001
Carissimi giovani,
la celebrazione del vostro Giubileo qui in Diocesi e a Roma è stato il momento più intenso di tutto l’Anno Santo. Avete incontrato Cristo vivente nella sua Chiesa, ed avete capito e sentito che questo incontro cambia la vita. E’ risposta definitiva alle domande ultime del vostro cuore; è totale liberazione della vostra libertà; è dono della capacità di amare. Avete rivissuto l’esperienza di Tommaso: "Mio Signore e mio Dio", non Signore soltanto del mondo e dell’umanità, ma "Signore e Dio di questa mia concreta esistenza". Ora siete chiamati a testimoniare questo incontro. Di questa testimonianza ha bisogno la nostra società, ne hanno bisogno tutti i vostri amici giovani, insidiati da un nichilismo che spegne in voi la passione per la verità, il gusto della scelta libera, la gioia dell’amore che dona, per consegnarvi alla noia piena di inutilità e al non senso.
Vi chiediamo di essere i custodi della grandezza dell’uomo, di ogni uomo redento dal Sangue di Cristo. Per esserlo vi invito ad un’intensa vita eucaristica: è nell’Eucarestia che incontrate Cristo; vi invito ad un’intesa devozione mariana: in Maria Cristo ha potuto esprimere tutta la forza del suo atto redentivo.
Grazie a Dio perché ci siete: la nostra Chiesa è affidata soprattutto a voi nei primi passi dentro al nuovo millennio.
Cattedrale di Ferrara, 5 gennaio 2001
Chiusura Anno Santo 2000
Carlo Caffarra
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
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