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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


ORA DI ADORAZIONE SANTA MARIA IN VADO
28 marzo 1996

Introduzione

Finalmente possiamo adorare e lodare il Signore in questo tempio. Per la sua bellezza, esso ci fa pensare come ad “pezzo di paradiso” caduto sulla terra. Ma i nostri padri hanno voluto costruirlo come degna dimora di quel sangue che qui è sgorgato come un fiume che lava la nostra città dai suoi peccati. Con la nostra adorazione questa sera, vogliamo che la nostra persona sia come terreno irrorato dal Sangue di Cristo: riceverlo per la remissione dei nostri peccati.

1/ Esodo 24,3-8

 Fratelli e sorelle, un pensiero guiderà la nostra adorazione e lode del Signore: l’alleanza fra Dio e ciascuno di noi. Dio ha voluto vincolarsi a noi, impegnarsi con noi: essere il nostro Dio. Si è obbligato verso di noi: adoriamo questa sua volontà di amore, lasciamo ora che questa certezza - Dio si è obbligato verso di me, è il mio Dio - prenda possesso del nostro cuore.
 La parola di Dio appena letta si svela già, attraverso delle figure, l’intima natura dell’alleanza fra Dio e ciascuno di noi. Poiché due sono i contraenti, il sangue viene diviso in due porzioni distinte. Il sangue è la vita e condividere lo stesso sangue è condividere la stessa vita. A significare che si costituisce fra Dio e l’uomo una “comunione di vita”, lo stesso sangue è sparso sull’altare segno di Dio stesso, e sul popolo. Ecco a quali profondità giunge questa alleanza: la stessa vita di Dio è la nostra vita. Questa partecipazione dell’uomo alla vita di Dio è significata dal sangue: è il sangue dell’alleanza.
 In questo luogo è accaduto lo stesso. Il sangue è sgorgato sull’altare ed ha bagnato il popolo nella persona del sacerdote: Dio vuole condividere la sua vita con ciascuno di noi.

2/ Ebrei 9,13-23

 Nell’alleanza fra Dio e l’uomo è intervenuto un fatto che ha distrutto l’alleanza stessa; il peccato dell’uomo. Dio è eternamente fedele alle promesse che Egli ci ha fatto e quindi da parte sua l’Alleanza rimane in eterno. E’ l’uomo che decide di andarsene.
 Come avete sentito il peccato (la rottura dell’alleanza) deve essere espiato con lo spargimento del sangue, cioè colla morte. Nella religione ebraica, al posto dell’uomo infedele veniva fatto intervenire la Vita infranta degli animali, vittime sostitutive. Era un tentativo inefficace.
 Quando si ricostruisce nuovamente l’alleanza? Quando ad espiare al posto nostro sarà il corpo ucciso ed il sangue sparso dell’Unigenito fattosi uomo per versare il suo sangue, per la remissione dei peccati. Il sangue di Cristo è il “sangue della nuova ed eterna Alleanza”. Esso ricostituisce per sempre l’Alleanza con Dio.
 In questo luogo possiamo contemplare il segno di questo sangue: il sangue che ci ricongiunge al Padre
(Recita delle Litanie del Preziosissimo Sangue).

3/ Luca 22,14-39

 Tutto quanto è stato detto finora, riguarda ciascuno di noi, ora. Il sangue di Cristo è sparso per la remissione dei miei peccati, dei tuoi peccati; esso ricostruisce il vincolo dell’Alleanza fra te e il Signore, ora; per il sangue sparso. Dio è il tuo Dio e tu appartieni a Lui. Come è possibile che su di me oggi possa essere sparso il sangue di Cristo? Attraverso il mirabile sacramento dell’Eucarestia. Essa è il banchetto sacrificale in cui ci nutriamo di Cristo e ci abbeveriamo al suo sangue.
Ecco che cosa è l’Eucarestia: si ricostruisce nel sangue di Cristo l’Alleanza poiché a ciascuno di noi è dato, attraverso il pane ed il vino transustanziati, di partecipare alla effusione del Sangue.
 Contempliamo questo avvenimento: l’avvenimento eucaristico. Il Signore ci ha privilegiati: ha voluto aiutarci con un segno straordinario a capire che cosa è l’Eucarestia.
 Mosè aveva profeticamente presagito tutto questo: lo stesso sangue unisce l’altare ed il popolo. Dio, nell’Eucarestia si unisce a noi e si fa nostra vita: ci dona la sua stessa vita.