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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


Centenario Bologna Calcio
Cattedrale, 3 ottobre 2009


1. Ogni bene ed ogni cosa bella ci viene donata dal Padre di ogni consolazione. È giusto dunque che ci ritroviamo a celebrare i Santi Misteri per i cento anni del Bologna F.C., che rappresenta indubbiamente un "pezzo" significativo della nostra storia, e un capitolo importante della vita della nostra città.

Poniamoci dunque all’ascolto docile della parola che il Signore ci rivolge nel Santo Vangelo.

Come avete sentito, la pagina evangelica narra il ritorno glorioso dei discepoli dalla loro missione: "i settantadue tornarono pieni di gioia". Ma Gesù vuole, per così dire, correggere la loro soddisfazione e introdurli nel vero significato del fatto che "anche i demoni si sottomettevano".

La vittoria dei discepoli si inscrive all’interno di quella vittoria che Dio in Gesù sta operando dentro la storia degli uomini.

Nonostante le contrarie apparenze, dentro la storia non agisce solo l’insipienza e la malizia degli uomini. Agisce anche la sapienza di Dio e la sua volontà di portare ogni uomo alla salvezza. E Gesù vede nell’esperienza dei discepoli il segno della vittoria divina.

La vittoria divina è espressa in modo stupendo: "Io vedevo Satana cadere dal cielo come la folgore". I discepoli partecipano al potere di Gesù, a quel potere che libera l’uomo dalle forze del male. Cari amici, è la Chiesa che continua a rendere, dentro la confusa storia umana, la grazia di Dio.

Ora Gesù può finalmente dire ai discepoli di che cosa godere. Non perché i doni ricevuti possono essere fonte di prestigio personale, ma perché sono il segno della liberalità del Padre, che li associa alla sua opera e li fa suoi famigliari: "i vostri nomi sono scritti nei cieli".

2. Cari amici, la pagina evangelica ci aiuta anche a capire il vero senso delle celebrazioni centenarie.

È la celebrazione di una società sportiva: di che cosa deve godere? Quali le ragioni della vostra gioia? Certamente si fa memoria e si gode delle vittorie riportate: si gioca per vincere! Ma può essere questa l’unica ragione? Né l’unica, né la più importante.

Se – come tutti pensiamo - durante questi cento anni il Bologna F.C. è stata una palestra di formazione e scuola di vera umanità di generazioni di giovani: di questo si deve godere in primo luogo.

Se - come tutti pensiamo - durante questi cento anni il Bologna F.C. ha svolto una funzione di vera e serena aggregazione della nostra città, questa è ragione profonda per celebrare il centenario.

Ed allora le celebrazioni centenarie non sono solamente memoria di un passato, ma anche proposito di un futuro. Certamente di un futuro che possa anche conoscere trionfi sportivi. Ma soprattutto di un futuro in cui il Bologna F. C. sia un luogo esemplare di educazione delle giovani generazioni a quei valori umani che ispirano il vero sport.

E mentre ringraziamo il Signore, non possiamo non esprimere la nostra gratitudine a chi durante questi cento anni, ma soprattutto oggi rende possibile col sostegno e … la preoccupazione economica l’esistenza del Bologna F.C.

Il Signore custodisca nella nostra città ancora a lungo questa bella realtà.