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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


S. MARIA IN AULA REGIA
Comacchio 21 settembre 1997

Ci guidi lo Spirito Santo ad una comprensione profonda della Parola di Dio ora annunciata: metta sulle mie labbra la parola giusta ed apra il vostro cuore alla sua luce. Grande è infatti il Mistero che ci è stato rivelato oggi: il mistero della partecipazione di Maria all’opera della nostra salvezza. E’ a causa di questa partecipazione che fra ciascuno di noi e Lei esiste un rapporto di figli a Madre.

1. La nostra meditazione nasce dal confronto fra la pagina del Vangelo e la seconda lettura. Nel Vangelo si descrive il dialogo che precede immediatamente al concepimento del Verbo divino nella nostra natura umana; nella seconda lettura si descrive ciò che precede alla nascita della Chiesa del Verbo incarnato. In ambedue le “situazioni” noi contempliamo che l’avvenimento descritto è opera dello Spirito Santo, resa possibile dal consenso di Maria.
Riascoltiamo con somma venerazione il S. Vangelo: “Ecco concepirai ...” e alla domanda di Maria, l’angelo rispose: “Lo Spirito Santo scenderà su di Te ...”. Nella seconda lettura è detto: “Tutti erano assidui nella preghiera ...”.  Perché gli apostoli e Maria si trovavano nello stesso luogo a pregare? Perché poc’anzi Gesù, prima di salire al cielo, aveva loro detto: “avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni ... fino agli estremi confini della terra” (At. 1,8). Contempliamo la bellezza e l’armonia del piano divino a nostro riguardo! Lo Spirito Santo scende su Maria e le dà la forza di generare il Figlio unigenito nella nostra natura umana; lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli, e questi ricevono la forza di generare il Figlio unigenito nelle persone che crederanno nella loro predicazione. Maria  riceve dallo Spirito la forza di generare il Capo della Chiesa; Maria e gli apostoli ricevono dallo Spirito la forza di generare la Chiesa, corpo mistico di Cristo. Esiste così una stupenda analogia fra la gravidanza di Maria, il cui inizio è narrato nel Vangelo, e la testimonianza degli Apostoli inviati dallo stesso Spirito. Perciò “... nella sua opera apostolica la Chiesa giustamente guarda a Colei che generò Cristo, concepito appunto dallo Spirito Santo e nato dalla Vergine per nascere e rinascere anche nel cuore dei fedeli per mezzo della Chiesa” (Lumen Gentium 65; EV 1/441).
Ecco il grande mistero che oggi il Signore vuole svelarci: nell’opera della nostra salvezza attuata dal Padre in Cristo per mezzo dello Spirito Santo, c’è una singolare corrispondenza tra l’avvenimento della nascita del Verbo nella nostra carne e la nascita della Chiesa. La persona divina che unisce questi due avvenimenti è lo Spirito Santo. La persona umana è Maria: Maria a Nazareth e Maria nel cenacolo di Gerusalemme. In ambedue i fatti, la sua presenza, per volontà del Padre, è necessaria ed essenziale ed indica il modo in cui accade la nostra rigenerazione alla vita divina. Nel mistero del Verbo, Maria è presente come Madre; anche nel mistero della Chiesa è presente come Madre. Colla sua potente intercessione essa continua ad ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Sì, fratelli e sorelle! Questa singolare corrispondenza fra la nascita di Gesù e la nascita della Chiesa, corrispondenza che si annoda nella persona di Maria, ci dice che la sua maternità si continua anche oggi nella Chiesa e mediante la Chiesa. In lei si compie in modo perfetto il mistero che definisce ogni donna: l’essere madre, l’essere sorgente della vita. Ella infatti ci genera alla vita eterna.

2. Mi sono forse prolungato troppo nella contemplazione di questo divino mistero, invece di istruirvi sulla vostra condotta. Ma che cosa può muoverci di più ad avere una profonda affezione verso Maria, che guardare e meditare il suo amore materno verso di noi? Esso è il richiamo più forte ad amarla, a venerarla, a lodarla, a invocarla. Dobbiamo inscrivere nella nostra esperienza di fede questa presenza materna di Maria, attraverso una vera relazione personale con lei: così veramente sia!