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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


SOLENNITA’ DELLA TRINITA’
Festa della famiglia
Ferrara 10 giugno 2001

1. "Quando verrà lo Spirito di verità, Egli vi guiderà alla verità tutta intera". Carissimi fratelli e sorelle, la promessa di Gesù, che si compie ora nel tempo della Chiesa, introduce l’uomo nella vita stessa di Dio: lo Spirito Santo lo guida alla Verità tutta intera.

Queste parole si riferivano immediatamente alla comprensione profonda che gli apostoli avrebbero avuto dello scandalo della croce imminente, Ma in seguito diventa chiaro che quelle parole sono la promessa dello Spirito Santo come guida che introduce ogni credente nel mistero di Cristo nella sua interezza. Come dice il testo evangelico, tra lo Spirito Santo donato ai credenti e Cristo sussiste nella storia della salvezza un indissolubile legame, operando lo Spirito Santo come Colui che fa essere e vivere il Cristo nell’uomo e l’uomo in Cristo: "Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annuncerà". La suprema rivelazione di Dio, avvenuta perfettamente e definitivamente in Cristo, continua a manifestarsi nella Chiesa mediante la presenza invisibile dello Spirito nel cuore dell’uomo. Lo Spirito Santo glorifica non Se stesso ma Cristo perché "prende da Cristo": attinge tutti i suoi doni dall’atto redentivo di Cristo.

Ma che cosa significa realmente per l’uomo, non l’uomo astratto ma concreto, per ogni uomo, essere introdotto dallo Spirito Santo nella verità tutta intera, essere introdotto nel mistero di Cristo? Troviamo la risposta nel testo paolino che abbiamo ascoltato nella seconda lettura.

Entrando in Cristo con tutto se stesso, appropriandosi e assimilando tutto ciò che è in Cristo e di Cristo, l’uomo entra nella comunione piena con Dio il Padre: "noi siamo in pace con Dio". Non in un senso semplicemente psicologico di serenità e tranquillità interiore. Ma nel senso che abbiamo l’esperienza di una salvezza donataci dall’amore di Dio, di cui abbiamo l’esperienza, "perché è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato". Lo Spirito Santo – Amore donato a noi ci fa così partecipi della stessa vita divina. "In questo Spirito, che è dono eterno, Dio uno e trino si apre all’uomo … Per il dono della grazia che viene dallo Spirito, l’uomo entra in una vita nuova, viene introdotto nella realtà soprannaturale della stessa vita divina" [Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Dominum et vivificantem 58, 3; EE 8/583].

2. L’intima relazione con Dio, la partecipazione alla stessa vita trinitaria in Cristo per opera dello Spirito Santo fa sì che l’uomo comprenda in modo nuovo anche se stesso, la propria umanità. Il Concilio Vaticano II insegna: "il Signore Gesù, quando prega il Padre perché "tutti siano una cosa sola, come io e tu siamo una sola cosa" [Gv 17,21-22], aprendoci prospettive inaccessibili alla ragione umana, ci ha suggerito una certa similitudine tra l’unione delle persone divine e l’unione dei figli di Dio nella verità e nell’amore. Questa similitudine manifesta che l’uomo … non possa ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di Sé." [Cost. past. Gaudium et Spes 24,4; EV 1/1395]. Dio uno e trino, che in Se stesso è unità nella comunione del dono interpersonale, comunicandosi all’uomo per opera dello Spirito Santo gli rivela l’intima verità della sua umanità: essere che si realizza nel dono di sé. La persona umana impara questa che è la più profonda verità su se stessa, da Gesù Cristo, ed è reso capace di attuarla dallo Spirito Santo.

Carissimi sposi, la vostra unità coniugale affonda le sue radici più profonde nella stessa vita trinitaria e vige "una certa similitudine tra l’unione delle persone divine e la [vostra] unione nella verità e nell’amore". Nella verità della vostra persona, che può ritrovarsi solo nel sono sincero di sé; nell’amore, che è la sola forza capace di realizzare questo dono. Su questa via, resi partecipi del dono divino della carità coniugale, la vostra umanità diventerà sempre più ricca, perché in essa la presenza dello Spirito Santo che "prende da Cristo", farà maturare sempre più la vostra capacità del dono. E diventerete sempre più capaci di resistere a tutto ciò che cerca si strapparvi dalla verità del vostro essere e di estenuare in voi la forza del dono.

Sia viva e continua la vostra preghiera allo Spirito Santo perché nella nostra unità, nel vostro amore e dono sia lavato ciò che è sordido, fecondato ciò che è arido, risanato ciò che è ferito, piegato ciò che è rigido, riscaldato ciò che è gelido, raddrizzato ciò che è sviato.