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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


VI DOMENICA DI PASQUA
Tresigallo 8 maggio 1999

1. "Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro consolatore perché rimanga con voi sempre". Carissimi fedeli, carissimi ragazzi: ciò che abbiamo appena ascoltato nel S. Vangelo, si sta compiendo ora in mezzo a voi. Il Padre, attraverso l’imposizione delle mie mani e l’unzione del S. Crisma, darà fra qualche momento a questi ragazzi un altro Consolatore perché rimanga sempre con loro.

Questo "Consolatore" è chiamato "Spirito di Verità". Qualificandolo in questo modo, Gesù ne descrive la "funzione" fondamentale: ciò che Egli viene a fare in ciascuno di voi e di noi tutti. Gesù aveva detto qualche istante prima: "Io sono la Verità, la Via, la Vita". Cioè "attraverso di me, voi potere avere la vita, perché io sono la rivelazione piena del Padre". Per capire meglio questa parola di Gesù, possiamo aiutarci con un paragone. Se uno decide di andare a visitare una città dove non è mai stato, la prima cosa che fa è di sapere quale strada deve percorrere per arrivarci: lo viene a sapere o guardando una carta geografica o chiedendo a chi vi è già stato. Ciascuno di noi è come uno che è in cammino. Verso dove? verso la felicità, la piena beatitudine, la Vita vera. Ed allora si chiede: "quale via devo percorrere per giungervi?" ed uno risponde: "quella della ricchezza; quella del divertimento …". Qui si pone la parola di Gesù: "Io sono la Via". Cioè: "io sono colui che solamente è capace di portarvi alla vera beatitudine e dunque stringetevi a me". E perché Gesù è l’unica via? "Io sono la Verità". Cioè: "io sono colui che è capace di portarvi alla vera felicità, perché io solo so dirvi chi siete, a che cosa siete destinati; in una parola: colui che vi rivela tutto lo stupendo disegno che il Padre ha pensato per voi".

Ed allora l’uomo sa quale via deve percorrere. Ma ciascuno di noi sente però la difficoltà di "camminare per questa strada". Ecco perché Gesù prega in questo momento perché ci sia donato lo Spirito. Egli è lo "Spirito di Verità". Cioè: lo Spirito ha il compito di farci assimilare intimamente la Rivelazione che Gesù ha fatto; di farcene vedere la bellezza attraente; di farcene gustare la bontà. In modo che possiate veramente dire: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna".

In che modo lo Spirito di Verità fa questo? Gesù – avrete notato – dice una cosa straordinaria: "sarà IN VOI". Lo Spirito viene dentro di voi; è venuto dentro ciascuno di noi. Egli compie la sua opera nel cuore. Pensate a come ha trasformato tante persone: a S. Francesco, a Padre Pio. A tanti santi. Egli ora viene "in voi" perché vuole stringervi sempre più profondamente a Gesù.

2. "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi".

Carissimi ragazzi, se voi vivete nella fede questo momento, voi uscirete di qui avendo nel vostro cuore una speranza straordinaria, una vera gioia: avete vissuto un incontro unico.

Che cosa fare? tenerlo per voi? dovete essere testimoni di questo incontro col Signore: nella scuola, fra i vostri amici, nei luoghi dove andate a divertirvi.

Abbiamo appena terminato la Missione: oggi nascono nuovi confessori della fede. Preghiamo per loro, preghiamo gli uni per gli altri: perché siamo sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in noi.