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Comitato "Cardinale Carlo Caffarra"


SOLENNITA’ DELL’ANNUNCIAZIONE
Seminario, 8 aprile 2002

1. "Ed allora Maria disse: eccomi sono la serva del Signore … E l’angelo partì da lei". Neppure Gabriele era degno di rimanere nel luogo, vicino a Colei dalla quale il Verbo stava per assumere la nostra natura umana. L’atto con cui il Verbo diventa carne riassume ed adempie tutte le promesse di Dio e le speranze degli uomini.

Siamo veramente cristiani quando riconosciamo pienamente e chiaramente l’unicità assoluta di quell’atto, di quell’avvenimento; quando non lo vediamo come semplicemente uno dei tanti avvenimenti che costituiscono la storia umana, parte di un tutto. E’ l’unicum in cui tutto si ricapitola. Che cosa infatti è realmente accaduto nel grembo di Maria? Lo ha detto stupendamente Dante: "Nel ventre tuo si raccese l’amore/ per lo cui caldo nell’eterna pace/ così è germinato questo fiore" [Paradiso XXXIII, 7-9].

"Si raccese l’amore": nell’atto dell’Incarnazione Dio comunica alla matura umana, che Egli assume in se stesso, la sua Vita eterna, divina; viene definitivamente superata, per iniziativa divina, la separazione fra Dio e uomo; ogni uomo è chiamato a vivere con Cristo ed in Cristo la divina figliazione del Verbo.

"Per lo cui caldo nell’eterna pace/ così è germinato questo fiore": l’eternità cui siamo destinati non è altro che la vita in cristo e con Cristo. Verbo incarnato, pienamente ed integralmente realizzata e vissuta; nell’avvenimento che oggi accade, è già predeterminato il nostro destino eterno: figli nel Figlio. Il piano di Dio è di una stupenda semplicità: è lo stesso Cristo il Principio e la Fine, l’Alfa e l’Omega, e ciò che è contenuto fra il principio e la fine.

2. L’anima grande di Mons. Natale Mosconi ha voluto che il nostro seminario fosse dedicato al mistero che oggi celebriamo. Ed in realtà molte sono e profonde le analogie fra la dimora in cui venne fatto l’annuncio a Maria e la dimora dove si preparano i futuri ministri della Nuova ed Eterna Alleanza. Ne accenno solo una.

Parto da un testo stupendo di N. Cabasilas: "La cosa [= il concepimento umano del Verbo] non doveva affatto compiersi semplicemente, quasi che Lei fosse presa dentro alla economia come da una forza esterna, ma Lei offre se stessa e diviene collaboratrice di Dio, in sinergia con Lui nella provvidenza per il genere umano, tanto che condivide e partecipa all’onore per Lui" [la Madre di Dio. Tre omelie mariane, ed. Abbazia di Praglia, 1997, pag. 106-107].

Anche in questo luogo si trovano giovani persone umane che chiedono di essere poste dentro all’economia divina non come da una forza esterna, ma imparando ad offrire se stessi per divenire cooperatori del Padre, in sinergia con Lui nella sua provvidenza per l’uomo. Si pongono dentro al consenso mariano, archetipo di ogni consenso cristiano e sacerdotale.

3. In questa "scuola del consenso mariano" oggi chiedono di entrare ufficialmente coloro che chiedono l’Ammissione; chi riceve il Lettorato fa un passo ulteriore verso la pienezza definitiva del consenso, ricevendo oggi ufficialmente il santo libro della Parola di Dio.

"E tu prepara anche noi, perché Lui abiti in noi stessi e perché noi non soltanto diciamo ma anche facciamo ciò che può portare lode alla gloria di Lui e di Te che lo hai generato, poiché a Lui si addice la gloria nei secoli. Amen" [ibid. pag. 120].